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"FINALENTE SALVO!.." Nell’estate del 1946 Artur Dimant, ebreo-polacco nato a Zawiercie, veniva rilasciato dal campo di detenzione britannico di Atlít, in Palestina, con un permesso di soggiorno nel Paese. Quel fatto segnava la conclusione definitiva del continuo sballottaggio da un campo di lavoro (e poi di concentramento) ad un altro, che l’Autore di queste memorie aveva dovuto sopportare, riuscendovi per fortuna, nei territori del Reich, a cominciare da Auenrode (autunno 1940), attraverso Auschwitz-Birkenau (autunno 1943) fino a Bergen-Belsen (primavera 1945): dodici campi in tutto. Ma la situazione nel nuovo Paese non era poi molto diversa. Infatti, quando nel 1948 ebbe termine il mandato britannico e fu proclamato lo Stato d’Israele, immediatamente vi fecero irruzione gli Arabi di Palestina e gli eserciti di tutti gli stati arabi confinanti. Artur Dimant diviene cittadino israeliano e traduce in ebraico il suo nome e cognome: Ariel Yahalomi.
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Deltaedit, Arnesano (Lecce) 2015; altezza cm 21, larghezza cm 15; pagg 172 | |||||||||||
Prezzo: 17,00 € | |||||||||||
prefazione di Augusto Fonseca | |||||||||||
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recensioni e presentazioni | |||||||||||
2015 - Giorgia Greco | |||||||||||